Il tempo di scatto

I parametri da controllare in una fotocamera sono il tempo di scatto, l'apertura del diaframma e la sensibilità ISO. A volte è possibile decidere di controllare solo uno di essi e, in particolare, agendo sul tempo di scatto si ottengono effetti diversi, dato che con questo parametro possiamo agire sul senso di movimento che si ha in una foto.
Se si ha un oggetto in movimento a circa 1,5m/s e si cerca di fare una foto, utilizzando un tempo di scatto a 1/400 non si ha la percezione del movimento dato che il tempo di scatto è basso. Se invece si usa un tempo di scatto di un secondo si ha la percezione del movimento.  

La modalità che permette di variare solo il tempo di scatto è detta modalità a priorità tempi che è indicata con la sigla TV (su Canon) o S (su Nikon), quindi sarà l'esposimetro a calcolare il valore del diaframma e la sensibilità ISO.

Ad esempio facendo cadere una pallina in un bicchiere e impostando la macchina in modalita' TV con i dati di scatto:
- 1/8s F/22 ISO 100 105 mm non si riesce a valutare il movimento dell'acqua.
- 1/1000s F/4 ISO 200 105 mmsi riesce a valutare lo schizzo dell'acqua.

Con tempi di scatto rapidi riesco a immobilizzare l'immagine, al prezzo di avere meno luce nell'immagine. Es: con 1/4000s si ha la cristallizzazione dell'acqua di una fontana.

Con tempi di scatto lunghi si riescono a visualizzare le scie del movimento (6s) di un accendino, (30s)  delle macchine o si riescono a disegnare scie con delle piccole fonti luminose in una stanza buia (3s) muovendo semplicemente la fotocamera, come nelle foto seguenti.



Se il tempo di scatto è lungo e non si usa il flash è necessario l'uso del treppiede, dato che scattando una foto con le mani si noterà nella foto il tremolio delle mani. Es. con scatti lunghi 1s in prossimità di un lago si ha l'effetto seta.
Di notte se si vuole fotografare l'acqua utilizzando tempi di scatto lunghi, abbinati ad un alto ISO e un diaframma aperto per un adeguata illuminazione, si ha l'effetto seta. Nemmeno il flash può aiutare, quindi serve una luce esterna.

La distanza a cui si trova l'oggetto dalla fotocamera influisce sul movimento, in particolare, se il soggetto è vicino occorrono tempi di scatto brevi per poterlo immobilizzare.

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