Archiviazione foto

Le fotocamere in genere memorizzano le foto con un numero di 4 cifre e per evitare di avere duplicati nel tempo conviene memorizzare le foto con un numero di 6 cifre. Per fare questo esistono tanti software, ad esempio: Adobe Bridge.
E' conveniente realizzare delle macro cartelle divise per argomento (categorie, anno o cliente) conservando anche i file RAW più importanti.
Il supporto giusto per memorizzare le foto è il disco esterno sincronizzato ad un altro disco, visto che le chiavette USB sono inaffidabili, i CD o DVD tendono a perdere le informazioni nel giro di 6-10 anni, il disco fisso del computer può subire dei danni tecnici a causa di problemi accidentali.
E' possibile usare i NAS che sono dispositivi nati per l'archiviazione dei dati, i quali sono dei contenitori che possono contenere 2 o più dischi fissi e se si memorizza su uno automaticamente troveremo i dati sugli altri. In molti modelli ci sono dei software che permette di realizzare delle cartelle di backup.

Fotoritocco o post-produzione

La post-produzione consiste nel modificare l'immagine per migliorarla e valorizzarla, dato che ci consente di modificare il taglio della foto, il colore, il contrasto, l' esposizione, ecc.
Essa è da sempre stata fatta cnche quando le foto non erano in digitale. In analogico la post-produzione era fatta con degli acidi e additivi, mentre in digitale è realizzata con opportuni software.

La foto è composta come una matrice di milioni di pixel colorati. Ogni immagine è dotata di tante informazioni, ecco perchè nel tempo sono state sviluppate delle tecniche di compressione che tolgono le informazioni che l'occhio umano non coglie.
La foto può essere salvati in diversi formati:

Paraluce

Il paraluce serve per proteggere l'immagine dall'effetto flare che avviene quando la luce non colpisce in maniera diretta l'obiettivo, ma obliquamente. Tale effetto è  molto difficile da eliminare con software di post processing.
Esso protegge la lente anche da urti e graffi.

Autofocus (AF)

La macchina fotografica riesce a mettere a fuoco ad una distanza e per cambiare la messa a fuoco e quindi fotografare più oggetti a distanze diverse si può usare la messa a fuoco: manuale MF (girando la ghiera) o automatica AF che sarà gestita dalla reflex.
Nell'uso della modalità automatica AF per far capire alla reflex la zona da mettere a fuoco, si devono usare i punti di messa a fuoco che nella mia reflex Canon 600D sono 9. Di default tutti i punti sono attivi e questo non va bene perchè la macchina impiega tempo nella messa a fuoco.


Vediamo come cambiare punto di messa a fuoco.. Cliccare sull'apposito pulsante, premere SET per passare dalla selezione automatica con tutti i punti di messa a fuoco attivi, alla selezione manuale e cambiare usando il cursore il punto di messa a fuoco.

Modalità di messa a fuoco

Bilanciamento del bianco (WB)

Il bilanciamento del bianco serve per vedere nella foto il soggetto così come è nella realtà senza avere influenze dalla luce che c'è nell'ambiente.
La luce è uno degli elementi fondamentali in fotografia. Il colore della luce dipende dalla fonte luminosa che si usa. Ad esempio la luce di una candela sarà diversa dalla luce a neon, ecc.
La luce varia in base ai gradi kelvin (K) di un oggetto, in cui per i valori bassi ho luce rossa, mentre per valori alti ho luce blu (6000-7000 K). Un oggetto a temperatura 3200 K emette come le lampade al tungsteno, a 4000 K emette come le lampade a neon, a 5200K emette come il sole (luce delle ore centrali della giornata senza nuvole), a 7000k emette come il sole (quando è nuvoloso).
Un foglio bianco alla luce di una candela non apparirà bianco, ma giallo/arancione.

Distorsioni / Errori nelle immagini

Vignettatura
La vignettatura si quando si scatta con diaframmi aperti al massimo
Effetto: ai bordi l'immaggine è più scura.

Distorsione a cuscino e barilotto
Effetto: Linee curve anzichè lineari

Aberrazione cromatica
L' aberrazione cromatica è causata dalla bontà dell'obiettivo. Chiudendo il diaframma si può agire sull'abberrazione ma solo in parte, dato che è necessario agire anche via software.
Effetto: Bordi degli oggetti meno definiti e di tanti colori.

Con photoshop o altri programmi si possono correggere tali distorsioni aggiungendo delle distorsioni di compensazione. Comprando delle buone ottiche si evitano tali errori

Lunghezza focale e Obiettivi

Lunghezza focale

La lunghezza focale è la distanza che va tra il centro ottico dell'obiettivo e il sensore della fotocamera e si misura in millimetri. Tale lunghezza caratterizza ogni obiettivo e ci da l'idea di quale è la distanza alla quale l'obiettivo riesce ad arrivare. Per essere più precisi dobbiamo considerare l'angolo di campo, il quale:
- se è grande ci permette di ottenere panorama,
- se è piccolo ci consente di zoommare su un particolare.
Aumetando la lunghezza focale, si riduce la profondità di campo e tale effetto si può compensare allontanandoci dal soggetto messo a fuoco (però aumentando la distanza vi è una distorsione prospettica!).

Obiettivi

Mare


Regola di reciprocità e Stop

Una fotografia è il risultato della combinazione di tre eventi contemporanei che determinano il passaggio della luce verso la pellicola:
- la regolazione dell'obiettivo ad un dato valore di apertura diaframma;
- il tempo di apertura dell'otturatore della fotocamera;
- la sensibilità ISO della fotocamera. 
 La regola di reciprocità lega i tre parametri di scatto e dice che se variamo un parametro e compensiamo su uno o due dei rimanenti, lo scatto sarà equivalente per quantità di luce impressionata.
Questo legame sancisce che il cambiamento del valore dell'uno comporti il cambiamento di un pari valore dell'altro, in direzione opposta. Ad esempio, 1/125 a f/16 equivale 1/250 a f/8 a parità di ISO: il tempo si riduce di uno stop e il diaframma viene aperto di uno stop.

La variazione di uno stop, corrisponde al raddoppio od al dimezzamento di un parametro di scatto, ovvero una variazione del tempo, del diaframma o della sensibilità ISO.
Facciamo un esempio pratico: a parità di condizioni di illuminazione, se la coppia corretta tempo-diaframma è, ad es., 1/125 con f/8, non sarà possibile aumentare una delle due grandezze se non diminuendo l'altra. Ad esempio, se si volesse aumentare la profondità di campo a f/16, non si potrebbe ottenere uno scatto corretto mantenendo invariato il tempo veloce di 1/125, dal momento che, passando da f/8 a f/16 abbiamo dimezzato il fascio luminoso attraverso l'obiettivo.

Diaframma e profondità di campo, modalità a priorità di diaframma e iperfocale

Il diaframma è quel dispositivo che regola la quantità di luce che passa nell'obiettivo, dato che regola l'apertura del canale, mentre la profondità di campo è la distanza davanti e dietro al soggetto messo a fuoco che appare nitida. E' importante capire la relazione che c'è tra l'apertura del diagramma e la profondità di campo.
Facciamo qualche esempi per capire tale relazione:
F 5.6 è più aperto e quindi la foto sarà nitida solo intorno al punto di messa a fuoco essendo maggiore la profondità di campo.
F 25 è più chiuso e quindi la foto sarà nitida.
Più il diaframma è chiuso e più la profondità di campo sarà maggiore e quindi avremo pù oggetti nitidi al nostro occhio.
Se c'è poca luce, possiamo raggiungere la corretta esposizione aprendo il diaframma, al prezzo di diminuire la profondità di campo.
Un altro fattore che incide sulla profondità di campo è la distanza tra il soggetto e la fotocamera.
Più è vicino il soggetto e minore è la profondità di campo, quindi lo sfondo sarà sfuocato e non si riescono a distinguere i dettagli di esso.

Il tempo di scatto

I parametri da controllare in una fotocamera sono il tempo di scatto, l'apertura del diaframma e la sensibilità ISO. A volte è possibile decidere di controllare solo uno di essi e, in particolare, agendo sul tempo di scatto si ottengono effetti diversi, dato che con questo parametro possiamo agire sul senso di movimento che si ha in una foto.
Se si ha un oggetto in movimento a circa 1,5m/s e si cerca di fare una foto, utilizzando un tempo di scatto a 1/400 non si ha la percezione del movimento dato che il tempo di scatto è basso. Se invece si usa un tempo di scatto di un secondo si ha la percezione del movimento.  

La modalità che permette di variare solo il tempo di scatto è detta modalità a priorità tempi che è indicata con la sigla TV (su Canon) o S (su Nikon), quindi sarà l'esposimetro a calcolare il valore del diaframma e la sensibilità ISO.

Esposizione

L'esposizione si riferisce alla quantità di luce che usiamo per costruire un immagine. L'esposizione è ben bilanciata quando sulla pellicola arriva la giusta quantità di luce in modo da ottenere una fotografia in cui la luce è molto simile a come la vediamo dal vivo, nella realtà.

L'obiettivo di una reflex è una sorta di canale in cui passa la luce per un certo tempo.
Il tempo di apertura del canale è controllato da un dispositivo chiamato otturatore. Il tempo di esposizione o tempo di scatto è il tempo durante il quale l'otturatore della macchina fotografica rimane aperto per permettere alla luce di raggiungere il sensore.
La larghezza del canale è controllato da un dispositivo chiamato diaframma.In combinazione col diaframma, il tempo di esposizione regola la giusta quantità di luce per ottenere una fotografia ben esposta.

L'otturatore è costituito da due tendine che aprono e chiudono il canale luminoso, quindi controlla il tempo di apertura del canale. Il tempo di scatto è misurato in secondi e indicato con numeri interi 1, 2 oppure con frazioni 1/numero. E' ovvio che più è grande il numero e maggiore sarà il tempo di scatto. Ad es: 1/100 è più rapido di 1/50.
Il diaframma regola la larghezza del canale. Esso si esprime tramite un numero preceduto da una F/ (es: F/5). Più il numero dopo la F è grande e minore è la luce che passa. F/8 indica un diaframma più chiuso di F/4.
Facendo un parallelo con l'occhio umano, mentre la pupilla rappresenta il diaframma, la palpebra dà un'idea dell'otturatore.
La sensibilità della fotocamera si esprime in ISO che è un numero. Più l'ISO è grande più la fotocamera è sensibile alla luce, quindi con ISO grandi si hanno immagini più luminose dato che serve meno luce per la stessa esposizione.
A volte nelle foto superati alcuni valori di ISO vi è il problema del rumore. Tale fattore incide nella classificazione delle fotocamere digitali. Minore è la percezione della grana e migliore è la fotocamera.

Classificazione Fotocamere Digitali


Compatte: costo basso, piccole dimensioni, basso peso e funzioni semplificate.

Bridge: piccole dimensioni, migliore qualità delle foto rispetto alle compatte e obiettivo integrato non sostituibile.

Mirrorless: compatte con obiettivo intercambiabile e grande qualità fotografica. Esse sono prive del sistema a specchio che contraddistingue le reflex e hanno funzioni semplificate tipiche delle digitali compatte.

Reflex: macchina fotografica che consente di gestire tutti i parametri in una fotocamera e che da la possibilità di cambiare l'obiettivo. Ci sono reflex di diversa categoria: Entry-Level, Semi-Professionale e Professionale. I costi si aggirano rispettivamente intorno ai 500€, 800€ e 2000€.

La mia scelta... 


Frasi celebri

È un'illusione che le foto si facciano con la macchina.... si fanno con gli occhi, con il cuore, con la testa.
Henri Cartier-Bresson

Attrezzatura e tecnica sono solo l'inizio. È il fotografo che conta più di tutto.
John Hedgecoe

La fotografia non mostra la realtà, mostra l'idea che se ne ha.
Neil Leifer

Non bisognerebbe mai giudicare un fotografo dal tipo di pellicola che usa, ma solo da come la usa.
Ernst Haas

La fotografia è probabilmente fra tutte le forme d'arte la più accessibile e la più gratificante. Può registrare volti o avvenimenti oppure narrare una storia. Può sorprendere, divertire ed educare. Può cogliere e comunicare emozioni e documentare qualsiasi dettaglio con rapidità e precisione.
John Hedgecoe

Le prime 10.000 fotografie sono le peggiori.
Henri Cartier-Bresson

Fotografare significa appropriarsi della cosa che si fotografa. Significa stabilire con il mondo una relazione particolare che dà una sensazione di conoscenza, e quindi di potere.
Susan Sontag

La macchina fotografica è uno strumento semplice, anche il più stupido può usarla, la sfida consiste nel creare attraverso di essa quella combinazione tra verità e bellezza chiamata arte. E’ una ricerca soprattutto spirituale. Cerco verità e bellezza nella trasparenza d’una foglia d’autunno, nella forma perfetta di una chiocciola sulla spiaggia, nella curva d’una schiena femminile, nella consistenza d’un vecchio tronco d’albero e anche in altre sfuggenti forme della realtà.
Isabel Allende 

La cosa migliore di una fotografia è che non cambia mai, anche quando le persone in essa lo fanno.
Andy Warhol