Diaframma e profondità di campo, modalità a priorità di diaframma e iperfocale

Il diaframma è quel dispositivo che regola la quantità di luce che passa nell'obiettivo, dato che regola l'apertura del canale, mentre la profondità di campo è la distanza davanti e dietro al soggetto messo a fuoco che appare nitida. E' importante capire la relazione che c'è tra l'apertura del diagramma e la profondità di campo.
Facciamo qualche esempi per capire tale relazione:
F 5.6 è più aperto e quindi la foto sarà nitida solo intorno al punto di messa a fuoco essendo maggiore la profondità di campo.
F 25 è più chiuso e quindi la foto sarà nitida.
Più il diaframma è chiuso e più la profondità di campo sarà maggiore e quindi avremo pù oggetti nitidi al nostro occhio.
Se c'è poca luce, possiamo raggiungere la corretta esposizione aprendo il diaframma, al prezzo di diminuire la profondità di campo.
Un altro fattore che incide sulla profondità di campo è la distanza tra il soggetto e la fotocamera.
Più è vicino il soggetto e minore è la profondità di campo, quindi lo sfondo sarà sfuocato e non si riescono a distinguere i dettagli di esso.


Un'altra modalità di uso della reflex è quella a priorità di diaframma (AV sulla Canon o A sulla Nikon). Tale modalità è utile per avere il pieno controllo della profondità di campo, infatti scegliendo la profondità desiderata, il computer della fotocamera calcolerà il tempo di scatto e l'ISO più idonei per la foto.
Alcune foto con la modalità AV:

Impostando F5.6 l'apertura del diaframma è maggiore e quindi la foto è nitida solo intorno al punto di messa a fuoco (lettere H, J, N e M della tastiera)



Impostando F25 l'apertura del diaframma è minore e la foto è nitida.



Per mettere in risalto il soggetto e sfuocare lo sfondo bisogna aprire il diaframma, in tal modo il soggetto sarà in evidenza e lo sfondo sarà sfuocato.
Ad esempio volendo mettere in risalto il gatto a sinistra ho aperto il diaframma il più possibile:



Per avere un'immagine nitida bisogna avere una profondità di campo infinita e quindi bisogna chiudere il diaframma fino a F16 al max, questo perchè c'è una relazione tra apertura del diaframma e lunghezza focale. Effettuando la messa a fuoco sulla distanza iperfocale si ottiene la massima profondità di campo possibile con quella data lunghezza focale e quel dato diaframma, che si estende dalla metà della distanza di messa a fuoco fino all'infinito.
La distanza iperfocale è la distanza di messa a fuoco che permette di estendere la profondità di campo dall'infinito alla metà di tale distanza ed è sempre riferita ad una precisa lunghezza focale e ad una precisa apertura relativa di diaframma.




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